Abstract:
Il focus della tesi ruota intorno alla tematica della scelta esistenziale in riferimento costante alla libertà e ai limiti intrinseci dell’essere umano secondo la rielaborazione di S. A. Kierkegaard e J. P. Sartre. Nella prima parte dell’elaborato vengono seguite le tracce della teoresi kierkegaardiana, la quale si esprime in merito all’argomento attraverso la delineazione di tre emblematiche figure esistenziali che incarnano le diverse possibilità umane di porsi dinanzi all’orizzonte della scelta. Il paradosso ineliminabile della costruzione teorica di Kierkegaard presenta la fede come l’unica chiave per riconoscere i maggiori squilibri dello spirito, tale per cui solo tramite l’analisi dell’elemento religioso risulterà evidente che angoscia e disperazione non sono altro che le più importanti decisioni nei confronti delle quali l’uomo deve pronunciarsi. Nella seconda parte della tesi ci si interroga circa le sorti della libertà umana e la sua prerogativa decisionale nel panorama squisitamente umanistico tracciato da Jean-Paul Sartre, il quale elabora una filosofia dell’impegno per cercare di sfuggire all’altrimenti inevitabile assurdità dell’esistenza. In particolare verranno analizzate le considerazioni risultanti dal celeberrimo L'Être et le Néant, le quali, oltre ad offrire un quadro composito della tematica di interesse, subiscono nel corso degli anni diverse rielaborazioni significative che aiutano a comprendere fino a che punto il sentire del francese possa essere accostato al pensiero del danese.