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La tesi ha lo scopo di individuare e analizzare i cambiamenti vissuti da Mosca negli ultimi anni, sotto la guida del sindaco Sergej Sobjanin, in carica dall’ottobre 2010. L’obiettivo dell’elaborato è quello di dimostrare come Mosca stia gradualmente diventando una città globale e a misura d’uomo al tempo stesso, grazie ad una nuova urbanistica, un nuovo welfare e un nuovo rapporto con i propri cittadini.
La ricerca compie innanzitutto un breve excursus storico al fine di comprendere come, nel corso della storia, la capitale russa abbia assunto una propria fisionomia, acquisendo alcuni dei tratti urbanistici rimasti intatti fino ad oggi. Particolare attenzione è dedicata alle trasformazioni avvenute in epoca sovietica: fondamentale in questo senso è l’apporto fornito dagli studi di Vladimir Papernij sui cambiamenti culturali e architettonici della città. Ancora più approfonditamente sono trattati gli sconvolgimenti avvenuti nel periodo post-perestrojka, quando Mosca divenne un vero e proprio cantiere sotto la guida di Jurij Lužkov, sindaco in carica dal 1992 al 2010. L’indagine prende in esame le varie tappe dell’era Lužkov, a partire dai tumultuosi anni ‘90 fino al relativo boom economico dei primi anni 2000, per concludere con gli ultimi sviluppi a ridosso della crisi finanziaria del 2008.
Il secondo capitolo dello studio approccia più dettagliatamente lo status politico-amministrativo della città. La fonte più autorevole è ovviamente la Costituzione della Federazione Russa del 1993, ma è fondamentale anche il contributo apportato sia da varie ordinanze comunali che da leggi federali. Alla cornice giuridica verranno poi aggiunti i dati più salienti e circa l’economia e lo sviluppo di Mosca, con una dettagliata analisi dei processi demografici inerenti all’immigrazione verso la capitale russa. Questo capitolo, in sostanza, vuole fotografare oggettivamente lo stato reale della città di oggi, in modo da comprendere al meglio dove stanno avvenendo i cambiamenti e cosa potrà essere fatto in un prossimo futuro.
Inoltre, un intero capitolo è incentrato sulla figura di Sergej Sobjanin, senza però limitarsi a una rassegna della sua biografia. Ciò che interessa è il Sobjanin politico, gli eventuali legami più o meno stretti con il Cremlino, il programma presentato ai moscoviti nel 2010 e, soprattutto, nel 2013. Di notevole rilievo sono soprattutto le critiche avanzate al sindaco di Mosca da parte dei principali oppositori politici, Aleksej Naval’nij su tutti. Comprendere le intenzioni di Sobjanin e i malumori che circondano la sua attività aiuteranno a contestualizzare al meglio l’operato delle autorità comunali.
Le tematiche centrali della seconda parte sono invece i cambiamenti già apportati dall’amministrazione cittadina. Sul piano urbanistico, parliamo della manutenzione e del restauro di parchi, strade, marciapiedi, zone pedonali, ecc. Emblema della politica di Sobjanin rimane, in questo senso, lo smantellamento degli innumerevoli chioschi commerciali presenti praticamente ovunque a Mosca. Con particolare attenzione verrà poi analizzato lo sviluppo della metropolitana, vero e proprio fulcro della vita moscovita, nonché rilevante componente dell’identità culturale della città.
L’elaborato, inoltre, intende analizzare come negli ultimi anni si siano snellite e digitalizzate molte pratiche burocratiche e come la comunicazione con le autorità cittadine sia diventata più accessibile per gli abitanti di Mosca.
Oltre alle infrastrutture e all’amministrazione della città, di particolare importanza saranno gli altri due cavalli di battaglia di Sobjanin: istruzione e sanità. Questi elementi andranno a comporre l’indagine sul nuovo welfare cittadino proposto dal sindaco.
Per finire, verranno riportati i progetti di sviluppo avanzati dalle autorità comunali, in vista sia dei Mondiali di Calcio che delle prossime elezioni municipali del 2018. |
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