dc.contributor.advisor |
Perocco, Daria |
it_IT |
dc.contributor.author |
Bottin, Monica <1991> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-02-18 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-06-22T08:41:12Z |
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dc.date.available |
2018-06-22T08:41:12Z |
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dc.date.issued |
2018-03-22 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/12080 |
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dc.description.abstract |
Fin da quando è stata creata, Vespa è diventata un fenomeno sociale. Vespa era sinonimo di libertà, di fruibilità per il lavoro e per il tempo libero. Vespa stimolava e stimola tutt’ora iniziative, gare, competizioni, raduni di vespisti e vespiste. In Italia, a pochi anni dalla nascita del mitico scooter della Piaggio (siamo alla fine degli anni ’40), si formò il Vespa Club d’Italia, volto alla coordinazione dei vari gruppi Vespistici che andavano formandosi in diverse località della penisola, poi diventati Club. I Club, prima di portata nazionale, diventano con gli anni di portata europea e poi a diffusione internazionale. A testimonianza la nascita di raduni come l’EuroVespa, in seguito diventati i Vespa World Days. Città piccole, medie e grandi che con i raduni si riempiono di “sciami” di Vespe e permettono ai vespisti di visitare il territorio da un punto di vista originale, ossia il sellino della Vespa.
Nonostante l’utilizzo della Vespa sia preferibile nella stagione calda, moltissimi sono i raduni che si svolgono in primavera e autunno, incrementando così la presenza di turisti, nelle varie località designate, anche in bassa stagione.
La creazione di un possibile sistema turistico volto alla promozione del territorio a bordo dello scooter Piaggio è l’obiettivo di questa tesi.
Saranno prese in considerazione le attività già promosse dal Museo Piaggio di Pontedera, i raduni supervisionati dal Vespa Club d’Italia il quale ha un’attenzione particolare nei confronti della finalità turistica di questo scooter, tanto da sviluppare un vero e proprio “regolamento turistico” e infine anche il punto di vista personale di un vero vespista, che di chilometri in sella alla sua Vespa ne ha fatti molti fino ad arrivare a Capo Nord.
Inoltre sono analizzate e proposte collaborazioni con strutture ricettive, società di noleggio di Vespe storiche, associazioni private con finalità turistiche, la Federazione Motociclistica Italiana, Vespa Club italiani e stranieri, il tutto volto ad una promozione della penisola partendo dal mezzo di trasporto italiano per eccellenza. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Monica Bottin, 2018 |
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dc.title |
UN NUOVO MODO DI FARE TURISMO: LA VESPA. |
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dc.title.alternative |
UN MITO INTRAMONTABILE: LA VESPA E IL SUO UTILIZZO PER IL TURISMO |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Sviluppo interculturale dei sistemi turistici |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Economia |
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dc.description.academicyear |
2016/2017, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
833445 |
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dc.subject.miur |
SPS/10 SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO |
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dc.description.note |
833445 |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Monica Bottin (833445@stud.unive.it), 2018-02-18 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Daria Perocco (perocco@unive.it), 2018-03-05 |
it_IT |