Abstract:
La crisi del 2008 e l’avvento del digital hanno stravolto il mondo delle finanza. I colossi bancari tuttavia, a causa delle loro grandi dimensioni e della scarsa flessibilità, faticano a rispondere ai trend e alle rapide evoluzioni che si stanno affermando. Emergono così realtà Fintech che stanno rivoluzionando le abitudini dei consumatori e delle imprese. Il trend di crescita del Fintech è esponenziale. In Italia, in un anno i portali dedicati all’invoice trading sono passati da uno a cinque e le risorse raccolte a giugno 2017 sono state otto volte quelle del 2016.
Il termine Fintech sta per Financial Technology e riguarda un settore economico all’interno del quale rientrano tutte le aziende che coniugano un’anima finanziaria con l’aspetto dell’innovazione tecnologica ad esempio nelle transazioni e i pagamenti (pagamenti peer-to-peer), i prestiti online (peer-to-peer lending, invoice trading), la gestione patrimoniale che utilizza robot advisors che forniscono una consulenza finanziaria e una gestione del portafoglio automatizzata e infine le cripto-valute come il Bitcoin.
L’obiettivo di questo studio è quello di determinare se il Fintech, pur essendo un mercato vergine, può essere una soluzione rispetto al credito bancario tradizionale per le PMI italiane, sia per quanto riguarda i prestiti che il credito commerciale. A questo proposito saranno analizzati i nuovi modelli di business del peer-to-peer lending e quello dell’invoice lending in Italia e in Europa. Nello specifico l’analisi si focalizzerà su due aziende leader in questi settori in Italia, analizzando il loro modello di business, e indicatori come totale importi erogati, il numero di aziende clienti, percentuali di insolvenze, merito creditizio medio delle aziende ecc.