Abstract:
In quest’epoca storica di profonde trasformazioni sociali, culturali, economiche e politiche, i giovani sono stati la categoria maggiormente colpita dalla crisi economica. Nella società “liquida” postmoderna, la categoria stessa di gioventù è divenuta labile ed indefinibile e ai così detti “giovani” vengono affissi sempre più spesso pregiudizi e stereotipi che li descrivono in negativo. A partire da queste considerazioni, l’analisi delle politiche giovanili, ovvero delle azioni pubbliche istituite e realizzate a favore di questa categoria, dovrebbe partire proprio dalle problematicità di quest’epoca e dall’assunto che i giovani sono in uno stato di transizione dall’infanzia all’età adulta. La ricerca affronta le trasformazioni delle politiche giovanili in Italia attraverso l’analisi e la valutazione di un caso specifico: il Progetto Giovani Treviso, un servizio comunale rivolto ai giovani del territorio che dal 2016, con il nuovo bando di gara, viene rivoluzionato attraverso un cambio di approccio e metodologie, diventando un servizio di comunità attraverso l’utilizzo di strumenti partecipativi.La prima parte della ricerca definisce cosa sono le politiche giovanili, i problemi stessi di definizione rispetto all’ambito delle politiche pubbliche e ne individua i destinatari specifici di queste azioni. Prosegue con la comparazione tra politiche pubbliche nazionali e quelle europee per arrivare infine nella terza parte, a definire e analizzare le politiche giovanili del Veneto e del Comune di Treviso. Infine la ricerca affronta la valutazione del Progetto Giovani Treviso, il servizio comunale rivolto ai giovani. Questo servizio è stato modificato nel 2016 con la stesura di un bando di gara, redatto da un gruppo di figure multidisciplinari (tecniche, amministrative e politiche, comunali e del privato sociale) che prevedeva un approccio diverso alle questioni giovanili: un approccio di comunità.La quarta ed ultima parte della ricerca prevede la valutazione del servizio ed in particolare dei nuovi approcci “comunitari” innescati dal nuovo bando. Prima della valutazione vera e proprio, vi sarà un’analisi degli approcci valutativi e l’individuazione di quello ritenuto migliore rispetto agli obiettivi della valutazione stessa: la valutazione partecipata (New Participation Pratice Evaluation e Empowerment Evaluation) e la valutazione realista. Verrà utilizzato l’approccio della valutazione partecipata e di quello realista, coinvolgendo gli stakeholders, il committente e l’ente gestore. Dopo l’individuazione e la presentazione degli strumenti utilizzati verranno ripostati i risultati della valutazione e, nell'ultima e quinta parte, verrà realizzata una restituzione alla cittadinanza attraverso un incontro pubblico.