Abstract:
L'elaborato finale ha l'intento di descrivere il trasferimento d'azienda nelle procedure concorsuali. In un contesto dove lo strumento giuridico del trasferimento d’azienda ha preso sempre più importanza, si vuole descrivere quali effetti quest’ultimo possa avere nei confronti dei lavoratori ceduti. Il trasferimento può riguardare sia il trasferimento di imprese cosiddette in bonis che imprese soggette a crisi d’impresa che possono poi incorrere nel fallimento. Il codice civile regola il trasferimento d’imprese in bonis agli artt- 2555-2560 e 2112. La norma che regola invece il trasferimento d’aziende in crisi è l’articolo 47 della L. n. 428/1990 la quale consente di derogare dall’articolo 2112 c.c. vista la notevole garanzia posta a favore dei lavoratori trasferiti. La domanda di fondo si basa su come un potenziale acquirente possa muoversi al fine di aggirare tutte queste tutele disposte dall’articolo del codice civile, poiché potrebbero compromettere l’acquisto dell’intero complesso aziendale. A tal proposito si descrive in dettaglio l’articolo 47 che regola il trasferimento d’impresa in crisi e si descrive quali strumenti vengono concessi al curatore in caso di sopravvenuto fallimento. Attraverso l’affitto, articolo 104-bis L.F., o la cessione del complesso aziendale il curatore, al fine di salvaguardare il complesso aziendale ed il ceto creditorio, ha il compito di gestire la situazione nel momento in cui interviene la sentenza dichiarativa di fallimento. Il tutto senza perdere di vista i diritti dei lavoratori coinvolti nel processo di trasferimento d’azienda.
Nel primo capitolo si descrive l'azienda nel suo complesso, si definisce il concetto di trasferimento d'azienda e tutta la normativa codicistica che lo disciplina.
Nel secondo capitolo invece si descrive la tutela posta a favore dei lavoratori nel trasferimento d'azienda. Si analizza nello specifico tutte le tutele che il legislatore con l’articolo 2112 c.c. ha disposto nei confronti dei lavoratori coinvolti nel trasferimento d’azienda.
Nel terzo capitolo si descrive il trasferimento d'azienda tra imprese in crisi soffermandosi in particolar modo sulla visione di tale strumento quale mezzo per salvaguardare il patrimonio aziendale. Nello specifico si descrive tutta la tutela che permette di derogare all'articolo 2112 c.c.. Tale articolo offre ai dipendenti una tutela forte e garantista ma per colui che vuole acquistare invece costituisce un vincolo difficilmente superabile. Nell'intento di risolvere quest'ultimo problema il legislatore ha disposto l'articolo 47 della legge n. 428/1990 allo scopo di poter derogare dall'articolo 2112 c.c. e consentire al potenziale acquirente di acquistare un nuovo complesso aziendale senza vincoli insormontabili.
Nel quarto capitolo dapprima si definisce il concetto tra impresa in crisi e impresa insolvente, in seguito si descrivono i mezzi attraverso i quali si arriva al trasferimento d’azienda nelle procedure concorsuali. Si descrivono pertanto gli strumenti che il Curatore nelle procedure fallimentari può utilizzare allo scopo di salvaguardare il complesso aziendale e il mantenimento più elevato possibile dei dipendenti. Questi strumenti riguardano l’affitto d’azienda nel fallimento disciplinato dall’articolo 104-bis della Legge Fallimentare, la cessione dell’intero complesso aziendale o dei singoli beni disciplinata dall’articolo 105 della Legge fallimentare ed infine l’ultimo e poco utilizzato strumento quale l’esercizio provvisorio ai sensi dell’articolo 104 L.F.
Si conclude l’elaborato poi con il capitolo numero 5. In questo capitolo si descrive il destino dei crediti dei lavoratori coinvolti nel trasferimento di imprese fallite. In particolar modo si descrive la procedura di ammissione al passivo, l’accesso al fondo di garanzia INPS e la relativa surroga. Infine si valuta il credito da lavoro più complesso, quale TFR.