Abstract:
Negli ultimi anni il forte processo d’integrazione internazionale che ha coinvolto le imprese italiane, è stato favorito dalla presenza sempre più crescente di imprese straniere nel territorio dello Stato italiano. Il fenomeno della globalizzazione ha portato numerose imprese ad oltrepassare i limiti del mercato domestico nell’ottica di usufruire delle opportunità derivanti dai mercati globali, e cercando di aumentare la competitività attraverso la delocalizzazione di veri e propri processi produttivi verso Paesi con un livello particolarmente basso di pressione fiscale e costo del lavoro. Tale contesto diviene rilevante nel momento in cui le imprese, attraverso pianificazioni fiscali aggressive, riescono a sfruttare le disarmonie fiscali a livello nazionale e internazionale con la finalità di ottenere indebiti vantaggi. Il presente elaborato ha lo scopo di analizzare come la presenza di disallineamenti normativi ha portato le imprese ad ottenere il massimo rendimento dalla configurazione di stabili organizzazioni. in particolare, andremo ad esaminare tale fattispecie in considerazione della normativa italiana ma soprattutto alla luce delle modifiche introdotte con il Progetto BEPS elaborato dall’OCSE, che vedremo sarà fondamentale al fine di regolare a livello internazionale anche altri concetti come quello del commercio elettronico e il transfer pricing.