Abstract:
La globalizzazione finanziaria ha portato indiscutibili benefici allo sviluppo dell’economia mondiale, ma allo stesso tempo ha favorito una crescita indiscriminata dei flussi finanziari transfrontalieri. Cogliendo le opportunità di sviluppo offerte da questa situazione di mercato, i movimenti illegali di capitale hanno saputo ampliarsi e rafforzarsi, sostenuti dalla velocità di spostarsi ovunque tramite canali telematici ed agevolati dalla crescente tendenza a creare regimi normativi di favore. Partendo dall’analisi di asimmetrie contabili riscontrabili nelle statistiche mondiali, l’elaborato avanza una stima del potenziale ordine di grandezza dell’under-reporting in titoli di portafoglio sull’estero, considerata l’elevata concentrazione di discrasie in questa voce nonché l’entità cospicua emersa con gli scudi fiscali. Si dimostrerà poi come, soprattutto nel comparto azionario e fondi, la maggior incidenza sulla discrepanza globale sia imputabile ai centri offshore. Per ottenere un quadro più completo dell’under-reporting sulle attività finanziarie transfrontaliere, il lavoro estende la quantificazione dei capitali sottodichiarati anche alla categoria dei depositi bancari. Si conclude analizzando alcune delle possibili soluzioni di policy avanzate per prevenire e combattere l’illecito deflusso di ricchezza.