Abstract:
Oggetto della tesi è il fenomeno degli scrittori palestinesi con cittadinanza israeliana che hanno adottato l’ebraico come lingua letteraria. Il lavoro si articola in un saggio di traduzione dal romanzo ’El Yafo di Ayman Sicksek, preceduto da una contestualizzazione teorica che cerca di toccare tre tematiche: la collocazione di questo fenomeno in definizioni letterarie esistenti, le scelte linguistiche degli autori e le problematiche relative all’identità che sono oggetto delle loro opere.
Il primo capitolo, introduttivo, si concentrerà sulla collocazione di questo fenomeno nelle definizioni di letteratura ebraica, letteratura post-coloniale e letteratura ibrida. Verrà poi presentata la figura di Anton Shammas, autore del romanzo Arabeschi (1986), che sarà brevemente analizzato insieme alle conseguenze che la sua pubblicazione ebbe nel panorama culturale israeliano. In particolare, la discussione verterà sui motivi dell’impiego, da parte di Shammas, della lingua ebraica, impiego finalizzato ad un preciso progetto politico-culturale.
Il secondo capitolo toccherà dapprima Sayed Kashua, del quale si discuterà brevemente la scelta linguistica e il problema identitario che viene sollevato nella sua opera; successivamente si passerà a Sicksek, tracciandone il profilo biografico e presentando, anche nel suo caso, le scelte linguistiche; verrà poi analizzato il romanzo ’El Yafo.
La terza ed ultima parte del lavoro è costituita dalla traduzione di passi scelti del romanzo di Sicksek, la maggior parte dei quali attinenti all’analisi proposta nel capitolo precedente.