Abstract:
Il nostro lavoro è orientato principalmente all’analisi dei rapporti fra la letteratura e il potere politico (in particolar modo fra lo scrittore e la società nella quale egli vive) nel Seicento francese. Numerosi studi storici, sociologici e letterari hanno evidenziato il processo di affermazione della figura e del ruolo dello scrittore, così come le diverse interazioni fra autore, società e potere. Nella prima parte, di carattere più generale, ci proponiamo di tracciare le linee fondamentali di questo fenomeno e di presentare le principali riflessioni portate avanti dagli studi dell’ultimo cinquantennio, limitando il nostro inventario ai lavori che hanno maggiormente nutrito il nostro lavoro. La seconda parte è invece dedicata a La Fontaine e ai suoi rapporti con il potere (prima con Fouquet e poi con Luigi XIV), rapporti la cui natura emerge attraverso una prima opera: il Songe de Vaux. In seguito, saranno le Fables ad essere al centro della nostra riflessione: dopo averne indagato l’origine, la struttura, le caratteristiche formali e i principali temi trattati, l’analisi si sposterà sui personaggi e sulla loro carica allegorica. Gli animali protagonisti delle favole possono essere visti come una rappresentazione, spesso critica, della società e del potere? La lettura di alcune favole e la riflessione sulla presenza simbolica di personaggi-animali che incarnano da un lato la forza e la prevaricazione e dall’altro la sottomissione – spesso interessata e sconfinante nel servilismo e nell’adulazione – ci condurrà alla ricerca di elementi topici della rappresentazione letteraria e del potere e, in controluce, dell’immagine dell’autore.