Abstract:
L'Afrofuturismo è un'estetica culturale incentrata sulla cultura nera e sul suo contributo nel plasmare il futuro. Questo studio analizza quattro opere letterarie afrofuturiste e presta particolare attenzione al ruolo della scienza soprattutto in relazione alla cultura africana. Inizia con una panoramica sulla storia dell'Afrofuturismo e su alcuni tratti rilevanti della fantascienza. Poi, dopo un quadro generale sulla musica afrofuturista, la tesi comincia con l’esaminare ‘Nova’ (1968) di Samuel R. Delany che può essere considerato un precursore dell' Afrofuturismo per il modo in cui affronta la diversità etnica. Inizialmente la cultura nera ha giocato un ruolo marginale, oggi invece è quasi sempre il punto focale della letteratura afrofuturista. ‘Lagoon ‘(2014) di Nnedi Okorafor è ambientato in Nigeria e fornisce un'interessante prospettiva afrocentrica su un'invasione aliena; qui, la scienza è un accessorio di una trama satura di folklore nigeriano e magia. Questa relazione è rovesciata in ‘Recurrence Plot (and Other Time Travel Tales)’ (2014) di Rasheedah Phillips dove la scienza, in particolare la meccanica quantistica, è protagonista del libro e fornisce una prospettiva unica sulla realtà. Infine, la raccolta di racconti ‘A Killing in the Sun’ (2014) dell'autore africano Dilman Dila mostra che, contrariamente al pensiero occidentale, la scienza e le tradizioni africane non si escludono a vicenda ma possono invece rivelarsi una preziosa risorsa nella visione del futuro.