Abstract:
Il lavoro che segue è il frutto di un personale interesse verso la disciplina giuridica del bene culturale.
Dagli anni novanta in poi la considerazione dei beni culturali ha assunto un rilievo sempre maggiore nel nostro Paese e non solo, ho sentito la necessità personale di focalizzare una serie di questioni idonee a far capire ad oggi la funzione e l’attività dello Stato per l’individuazione e la protezione dell’integrità dei beni librari e archivistici.
Parto da un rapido excursus storico circa la legislazione dei beni culturali nel nostro Paese. Segue un esame rivolto al concetto di bene culturale a alle sue annesse contraddizioni e sfaccettature. A questo riguardo vengono evidenziati il percorso e i cambiamenti di tale concetto fino ad arrivare ad una attuale concezione unitaria ed improntata ad una tutela non meramente conservativa ma rivolta anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e allo sviluppo della cultura. L’obiettivo è quello di rispondere alla domanda: che cos’è un bene culturale? E quali sono per la legge italiana, i requisiti e le condizioni perché una cosa si possa definire bene culturale?
Il secondo capitolo riguarda l’argomento relativo all’individuazione del bene culturale da parte dello Stato, precisando quali sono i beni culturali individuati per legge; quei beni presunti come culturali salvo verifica e quelli individuati mediante dichiarazioni di interesse culturale.
Il terzo capitolo si apre alle peculiarità relative alle limitazioni sulla libera disponibilità dei beni; si andranno ad esaminare gli interventi soggetti ad autorizzazione: spostamenti; prestiti per mostre ed esposizioni; lo scarto archivistico e librario; le autorizzazioni per i restauri dei beni mobili e i controlli sul commercio antiquario.
Il quarto ed ultimo capitolo indica sinteticamente quali sono i principali organismi e qual'è la nuova distribuzione delle competenze e l’attuale organizzazione dopo la riorganizzazione del 2014.
Una particolare attenzione andrà alle novità costituite dal ritorno, nell’agosto 2015, delle competenze relative alle Soprintendenze bibliografiche al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e a quelle introdotte dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza del 4 agosto 2017.
Obiettivo è quello di fornire un quadro aggiornato delle previsioni del Codice dei beni culturali ed evidenziare la situazione attuale frastagliata ed incerta. Le ultime novità, che intendono consentire al nostro Stato di gestire in modo migliore questo nostro patrimonio assai ricco e variegato, han determinato infatti una situazione di incertezza ancora non del tutto terminata.
Occorrono ancora maggiori precisazioni e un ulteriore impegno governativo per ridurre le contraddizioni che ancora ostacolano la realizzazione dell’originale intenzione, in sé condivisibile, di semplificazione normativa e miglioramento gestionale del nostro incommensurabile patrimonio.