Abstract:
Lo sviluppo teorico dell'approccio media-varianza negli investimenti azionari, e della successiva frontiera efficiente da parte di Harry Markowitz ha costituito e costituisce tutt'oggi un punto chiave nello studio della finanza. Esso ha tuttavia subito nel corso del tempo critiche e tentativi di correzione, che hanno portato da ultimo alla formulazione di una frontiera efficiente diversa da quella ben nota: in studi successivi è stata dimostrata la distorsione statistica della frontiera campionaria e la sua inefficacia da un punto di vista pratico. Lo studio principale è stato compiuto da Bodnar e Bodnar (2010): tuttavia questo non è esente da assunzioni in conflitto con la realtà fronteggiata da investitori ed operatori.
In questo lavoro di tesi si procederà studiando la differenza statistica tra le due frontiere efficienti, quella classica o "à la Markowitz" e quella corretta o "à la Bodnar e Bodnar". Si sottoporranno poi a stress le ipotesi base della frontiera corretta, ovvero normalità dei rendimenti e assenza di autocorrelazione tra gli stessi, sia con dati simulati sia infine con dati reali.
Lo scopo di questo lavoro è quindi verificare se le suddette frontiere risultino statisticamente diverse sia per dati che soddisfano le assunzioni su distribuzione e autocorrelazione sia per dati che violano tali condizioni, e studiare il comportamento di entrambe qualora queste ipotesi subiscano variazioni più o meno marcate, così da poter definire l'esistenza di un approccio preferibile per gli operatori.