Abstract:
Un capitolo introduttivo riguarda il ruolo degli istituti bancari in qualunque sistema economico contemporaneo. Una funzione primaria, è quella creditizia, che nasce dal ruolo di mediazione tra soggetti che offrono capitali e soggetti che necessitano di finanziamenti. Una seconda funzione, di mobilizzazione del risparmio deriva dalla capacità delle banche di stimolare le attività produttive attraverso prestiti concessi alle imprese e, in misura minore, ai privati (che accrescono così la domanda di beni e servizi).
Nel Panorama finanziario contemporaneo tali funzioni non sono più esercitate esclusivamente entro confini nazionali, ma devono potersi realizzare in un’economia globalizzata.
Nell’elaborato si mostrerà come la Cina stia cercando di superare la contraddizione tra un sistema bancario nazionale nato all’insegna di un’economia statalista e dirigista e le nuove sfide del mercato internazionale.
Laddove fino al 1987 in Cina esistevano solamente quattro istituti commerciali rigidamente settorializzati, emanazione della Banca Popolare della Cina, il primo fondamentale spartiacque è la nascita e diffusione di banche commerciali ed istituzioni finanziarie non bancarie (NBFIs).
Nel momento in cui la Cina ha assunto un ruolo sempre più centrale nella divisione internazionale del lavoro (ingresso nel WTO nel 2001) si è reso necessario un duplice cambiamento: la possibilità per istituti di credito cinese di espandersi fuori dal paese nonché l’opportunità per le banche straniere di entrare nel circuito cinese. La presente analisi cercherà di mettere in luce le tappe di questo processo sia per quanto riguarda gli strumenti messi in campo dalle banche cinesi per rendersi appetibili all’estero, sia per quanto riguarda le norme di politica finanziaria emanate dal governo centrale.
In conclusione la Bank of China sarà portata come caso esemplificativo della nuova frontiera del sistema bancario cinese. Creata nel 1994 dal Consiglio di Stato, si occupa di raccogliere fondi per progetti statali, fornendo in particolare capitale al settore delle infrastrutture e dell’industria di base; al contempo nasce con l’obiettivo di stabilire legami con le istituzioni finanziarie straniere, raccogliendo fondi esteri. Da oltre dieci anni la Bank of China è inoltre sbarcata in Europa, fornendo una piattaforma inedita agli investimenti cinesi fuori dal territorio nazionale.