Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare il culto di Inari Ōkami, il kami giapponese del riso e del denaro, dapprima paragonandolo all’altro kami solitamente legato alla risicoltura, ovvero il ta no kami, e poi al demone di origini indiane da cui eredità numerose caratteristiche, cioè Dakini. Si discuterà, quindi, sia di chi Inari non è che di chi Inari è stato, è e diventa nel corso della storia attraverso l’aggregazione di miti e credenze. Perché sia ancor più netta la differenza tra Inari e le due figure divine paragonategli, di queste ultime verranno esplorate le storie e le particolarità. A proposito di Inari, invece, si dirà non solo della sua storia, ma anche del suo rapporto con la comunità a lui fedele e con il territorio a cui è legato, nonché agli elementi che più spesso gli vengono associati: il tama, ovvero il gioiello che esaudisce i desideri; il colore rosso, tipico dei suoi santuari; i torii che al Fushimi Inari Taisha, suo principale santuario, accompagnano il visitatore durante il suo percorso. Inoltre, si analizzerà il culto della volpe, messaggera di Inari, che forse più di lui eredita elementi dal demone Dakini, come l’enfasi sulla femminilità e sulla sensualità. Infine, si parlerà del Fushimi Inari Taisha, della sua storia, struttura, delle festività principale ivi tenute e delle particolarità che lo contraddistinguono.