Abstract:
Le aziende agricole sono tra le attività antropiche con maggiori responsabilità in termini di emissione in atmosfera di gas ad effetto serra favorendo così il fenomeno del cambiamento climatico. Ogni azienda può capire e prendere consapevolezza delle proprie responsabilità scegliendo di condurre l’analisi dell’impronta di carbonio.
Il caso di studio in questione si occupa di esaminare l’impatto sul cambiamento climatico generato dalla Società Agricola F.lli Garbin di Chioggia attraverso l’analisi dell' impronta di carbonio.
L’azienda interessata dallo studio è situata nel comune di Chioggia, proprietaria di circa 146 ha nei quali coltiva carote e radicchio di Chioggia IGP. La produzione diretta dei prodotti si aggira attorno 80%, mentre il restante viene coltivato da appezzamenti in affitto. Per la gestione delle colture in campo, la società dispone complessivamente di numerose macchine trattrici agricole; inoltre, all’interno della proprietà, vi è uno stabilimento in cui avviene una prima lavorazione associata alla fase di lavaggio, toelettatura e selezione delle carote e radicchio. I prodotti sono destinati ai centri di distribuzione al dettaglio e all’ingrosso presenti nel Nord Italia e nell’Europa centro – settentrionale.
L’impronta di carbonio o Carbon Footprint (CF) è lo strumento specifico per la sola quantificazione dei gas ad effetto serra (GHG)e viene considerato un sottoinsieme dell’analisi del ciclo di vita (LCA), in quanto utilizza un unico indicatore ambientale del ventaglio di indicatori contenuti nella LCA. I GHG misurati provengono sia dalla produzione diretta sia da quella indiretta e si convertono in unica unità di misura corrispondente alla anidride carbonica equivalente (CO2eq) (ISO 14064 – 14067). Nel caso specifico, questo viene concretamente permesso dallo strumento fornito dal GHG Protocol.
In questo studio, la CF analizza i dati resi disponibili e risalenti al 2015 delle fonti di emissioni aziendali che rilasciano le maggiori quantità di gas ad effetto serra e permetteranno di capire quanto la filiera di appartenenza possa incidere in una realtà che per alcuni aspetti può essere considerata virtuosa.
I risultati di tale analisi permetteranno di prendere atto del contributo dato al cambiamento climatico e identificare possibili migliorie da apportare, con l’obiettivo di renderla un’attività a produzione di CO2 ridotta se non prossima allo zero.
Lo studio condotto assume un’importante valenza per la società agricola: il miglioramento del proprio impatto nel contesto di appartenenza si riflette positivamente in campo economico favorendo la riduzione di sprechi e migliorando la propria immagine.