Abstract:
L'Arsenale di Venezia a Castello esiste dal 1104, il complesso copriva un’area di 25 ettari per un’estensione di circa 4 chilometri. L’ubicazione fu collocata strategicamente a San Pietro di Castello per la disponibilità di un grande spazio acquatico in prossimità di San Marco, perché nei pressi si trovava il punto di arrivo del legname del Cadore e in diretto collegamento con il mare.
L’attività dell’Arsenale era rivolta quasi esclusivamente alla fabbricazione e al raddobbo delle navi che componevano la flotta militare, compresa la preparazione di dei materiali necessari all’allestimento; esistevano diverse officine per ogni parte da costruire; risponde in pieno al concetto di fabbrica in senso moderno.
È stata definita il più grande complesso produttivo preindustriale dell'età moderna ed il primo grande concentrato di industrie statali, dove lo stato svolgeva il ruolo imprenditoriale di armatore, unico proprietario delle strutture produttive che investiva capitale e governava il ciclo industriale. E’ composta di tre distinte industrie: la costruzione delle navi, la fabbricazione delle corde, la fabbricazione delle armi.
L'Arsenale di Venezia è stato definito il luogo dell'immenso lavoro, per la concentrazione di manodopera e per la complessa articolazione della filiera manifatturiera. Dal punto di vista economico, l’arsenale si presentava come un grande concentramento d’industrie statali, esercitanti ciascuna un’attività distinta ma complementare, paragonabile al distretto industriale.