dc.contributor.advisor |
Cavalieri, Renzo Riccardo |
it_IT |
dc.contributor.author |
Minini, Silvia <1993> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2017-06-22 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2017-09-29T13:01:30Z |
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dc.date.available |
2017-09-29T13:01:30Z |
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dc.date.issued |
2017-07-11 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/10806 |
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dc.description.abstract |
La cina è un grande paese con un vasto mercato che offre immense opportunità, per coglierle è opportuno adottare una strategia di sviluppo locale, tarata sulle specificità della realtà cinese.
Lidea che la Cina sia sinonimo di merci a basso prezzo è ormai superata, infatti anche in questo paese la qualità si sta imponendo sulla quantità e questa evoluzione può solamente giovare al made in italy.
Eppure il colosso asiatico non è ancora tra i nostri grandi partner industriali. È la conseguenza di incapacità strutturali delle imprese italiane oppure di oggettive difficoltà di inserimento che presenta la Cina?
Per riuscire a promuovere il made in italy nel mercato cinese bisogna per prima cosa avere un’idea chiara di come i consumatori cinesi percepiscono i brand stranieri.
Nonostante i settori più sviluppati e all’avanguardia siano il farmaceutico e quello della produzione di macchinari, il fashion e il lusso rappresentano i settori portanti del Made in Italy.
Analizzando alcuni casi significativi di imprese italiane del settore fashion e luxury già presenti sul mercato cinese, è possibile individuare possibili scenari futuri per gli attori che vi competono.
Grazie ad associazioni come la camera di commercio italiana in cina, è possibile promuovere il made in italy e muovere i primi passi in questo vasto mercato. tuttavia questo sistema, per quanto riguarda le aziende di moda e lusso, presenta delle lacune in quanto il numero delle imprese presenti sul territorio cinese non è pari alle aspettative e alle potenzialità del nostro paese. |
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dc.language.iso |
en |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Silvia Minini, 2017 |
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dc.title |
The "Made in Italy" fashion sector: challenges and opportunities in the chinese market |
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dc.title.alternative |
International Economic Forums: implications for China. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue, economie e istituzioni dell'asia e dell'africa mediterranea |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Studi Asiatici e Gestione Aziendale |
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dc.description.academicyear |
2016/2017 sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
843976 |
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dc.subject.miur |
L-OR/21 LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
CINESE |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Silvia Minini (843976@stud.unive.it), 2017-06-22 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Renzo Riccardo Cavalieri (cavalieri@unive.it), 2017-07-03 |
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