Abstract:
Il seguente lavoro presenta un'analisi aggiornata, sia dal punto di vista giuridico che economico, della disciplina sulle "controlled foreign companies", nell'ambito nazionale, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015). Partendo dal presupposto che la disciplina CFC si applica per cercare di contrastare quelle che sono le elusioni, evasioni fiscali. Per cercare, inoltre, di contrastare la localizzazione di redditi in partecipate estere di soggetti residenti. Il seguente lavoro snocciola tutta la disciplina italiana applicabile alle CFC, analizzando le varie modifiche effettuate e gli eventuali problemi riscontrati, partendo dal soggetto a cui si applica, il concetto di controllo, le esimenti, il credito d’imposta, l’interpello.
Analizzando anche i rapporti con l’OCSE aventi ad oggetto la cfc legislation, i rapporti che le cfc rules hanno con le convenzioni internazionali e con il diritto comunitario, con un’analisi della loro compatibilità con le libertà fondamentali di stabilimento e circolazione di capitali, concludendo con l'importantissima sentenza Cadbury Schweppes, che rappresenta un punto fermo in materia di libertà di stabilimento.