Abstract:
Questa tesi analizza il turismo spirituale che ha negli ultimi decenni interessato le terre dell’antico Impero Inca, odierno Perù. L’analisi ha inizio con la definizione del turismo spirituale, un viaggio letterale e figurativo che spinge all’evasione dal proprio contesto geografico-sociale alla ricerca di se stessi. Di derivazione New Age, questo turismo antepone l’attenzione per l’altro e l’altrove alla ricerca del divertimento vacanziero. Il fenomeno viene quindi preso in esame contestualmente al Perù, e dopo una breve digressione socio-culturale, vengono delineati i principali attori coinvolti: differenti identikit turistici vanno alla scoperta del fascino esotico di questa terra remota, dove curanderos e sciamani esercitano le loro usanze ancestrali. Uno spazio sé stante viene dedicato al turismo allucinogeno, che attrae giovani desiderosi di esperienziare l’assunzione di piante sacre.
La tesi si focalizza poi sulle leggendarie destinazioni turistiche del Perù, nonché sulle interazioni culturali intercorrenti tra i numerosi attori connessi a questo fenomeno turistico, parte della società contemporanea locale.
Si cerca, infine, di individuare luci ed ombre di questo turismo: se da un lato esso costituisce un potenziale motore di sviluppo per il Paese, dall’altro può presentare risvolti negativi tanto per la cultura locale, talora oggetto di stereotipizzazione e commodification, quanto per i turisti meno informati, che vedono le proprie aspettative deluse.