Abstract:
Il presente lavoro si propone di illustrare come le teorie della pianificazione linguistica possano essere applicate al caso della lingua dei segni giapponese (JSL). Tramite l’ausilio di fonti riguardanti la pianificazione linguistica del linguaggio dei segni messa in atto in altri Paesi e l’analisi del contesto in cui si sono sviluppate la comunità sorda giapponese e il JSL, si definiranno le strategie di pianificazione linguistica attuate e ancora attuabili in Giappone.
Questa tesi si articola in quattro sezioni. Nella prima sezione si analizza il contesto storico e sociale nel quale si è sviluppato il JSL e la nascita della Federazione Giapponese dei Sordi (JFD); viene inoltre descritto il suo stato di lingua di minoranza nei confronti del giapponese e le implicazioni che ciò ha per la comunità sorda.
Nella seconda sezione si introduce il concetto di pianificazione linguistica e come essa possa essere applicata al caso delle lingue dei segni. Vengono analizzati dei casi riguardanti l’american sign language (ASL) e il linguaggio dei segni svedese (STS).
Nella terza sezione si descrive come il JFD abbia attuato degli interventi di pianificazione linguistica sul JSL e quali siano i punti critici che tramite tale pianificazione si propone di risolvere negli anni a venire.
Nella quarta e ultima sezione vengono presentate le conclusioni dello studio, indicando le sue implicazioni e limitazioni.