Abstract:
Dalla prima citazione della "Historia Augusta", nel VI secolo, fino agli interventi dei grandi umanisti di XIV e XV secolo, il testo di quest’opera ha conosciuto percorsi ampi e significativi. La Tesi mira a ripercorrerli, cercando di focalizzarsi su una parte della tradizione manoscritta tuttora poco studiata, anche perché più tarda rispetto al ramo principale della paradosi: si tratta di un insieme di codici confluiti sotto l’etichetta Σ, caratterizzati da specifiche peculiarità che si cercherà di mettere in valore, nell’intento di dimostrarne l’assoluta indipendenza rispetto al ramo P. Se il manoscritto palatino della "Historia Augusta" rimane infatti testimonio centrale, esso è nondimeno caratterizzato da lacune, dislocazioni e correzioni di origine cristiana: per tale ragione si è persuasi che ogni nuovo apporto al testo degli Scrittori non potrà che venire da una più serrata analisi del gruppo di manoscritti recenziori.