Abstract:
La tesi è incentrata sul pensiero politico e sulla figura storica di Hannah Arendt in analogia col tempo presente.
In particolar modo, sarà interesse del presente lavoro porre l’accento su alcuni importanti elementi rappresentativi di una certa parte della filosofia di Arendt, riguardanti grosso modo lo status di esule politico. Lo studio dell’individuo una volta che esso venga a trovarsi esiliato (forzatamente o meno); l’assenza quindi di una patria a cui far ritorno; la mancanza di uno status civile in territorio straniero diventano temi che, oggigiorno, si ripresentano sotto le medesime forme e che trovano spazio al centro del dibattito pubblico internazionale in merito al tema dell’immigrazione.
Cercare una riflessione nella filosofia di Hannah Arendt per rapportarci oggi con i nuovi esuli proveniente dal continente africano e medio orientale, può aiutarci a trovare una strada da seguire che non sia a senso unico ma che tenti, all’interno del nostro campo politico, di favorire entrambe le parti. Il conflitto aperto tra i cittadini legittimi e i richiedenti asilo ha sollevato importanti questioni sociali che investono la nostra vita privata e pubblica, andando a destabilizzare nel più profondo la presunta certezza sulla nostra identità sia come individui che come collettività.
Partendo quindi dallo studio del suo sistema filosofico teoretico, cercando inoltre di tracciarne lo sviluppo grazie soprattutto alle sue esperienze biografiche di apolide tedesca-ebrea, verranno affrontati tutti i principali temi riguardanti la vita dell’individuo secondo la visione e la filosofia di Hannah Arendt.
Il pensiero, il volere, il giudizio, l’agire politico, la libertà e il coinvolgimento della persona come prodotto del suo contesto culturale e sociale diverranno, si spera, metro di misura tramite cui relazionarsi con un problema moderno che può (e deve) essere affrontato direttamente. Sotto molti punti di vista, il peso delle migrazioni a cui stiamo assistendo inciderà notevolmente nella nostra vita futura; prepararci a comprendere ed agire in funzione di ciò, senza commettere gravi errori col rischio di danneggiare l’equilibrio sociale, è un dovere tanto civile quanto umano.