Abstract:
La presente tesi mira a delineare l’eredità delle varie politiche educative attuate dai Giapponesi a Taiwan nel corso del periodo coloniale, ovvero dal 1895 al 1945. Benché quando si parla di educazione si analizzino spesso le sue finalità pedagogiche, l’elaborato proposto si è concentrato sul ruolo della stessa come strumento di controllo volto a soddisfare le varie esigenze del governo nipponico sull’isola.
Nella prima parte, sono stati descritti i tentativi di assimilazione da parte del Giappone che, sulla scia della Restaurazione Meiji e nel suo percorso da prima potenza asiatica imperialista, si pose il problema di come amministrare Taiwan. Il risultato fu una politica di assimilazione detta dōka, che in vista del secondo conflitto mondiale venne definita come kōminka. Essa aveva come scopo quello di ottenere una maggiore integrazione dei colonizzati nella struttura sociale giapponese, trasformando i Taiwanesi in sudditi imperiali aventi il dovere di contribuire alle operazioni belliche nipponiche.
La seconda parte, invece, analizza le conseguenze della dominazione coloniale nell’isola, concentrandosi sui miglioramenti in campo economico, igienico-sanitario e politico. Mentre i primi due settori furono condizionati dalla volontà giapponese di consolidare a scopo utilitaristico il dominio coloniale sull'isola, il terzo ambito fu invece fortemente influenzato dalla progressiva diffusione di un’ ideologia nazionalista all’interno della colonia. Essa fu condivisa da tutti quei Taiwanesi che, proprio a causa delle strategie coloniali adottate dai Giapponesi, finirono con lo sviluppare una prima pseudo-coscienza nazionale taiwanese, che col tempo si distanzierà, sia politicamente che socialmente, da quella della Repubblica Popolare Cinese che ancora oggi, reclama l’isola come parte integrante del suo territorio.