Abstract:
L'interruzione di gravidanza in Giappone è prevista fino alla ventunesima settimana di gestazione; entro la dodicesima settimana l'embrione abortito viene considerato uno scarto clinico, mentre a partire dalla dodicesima settimana l'embrione viene definito feto e per legge si deve cremare al pari di un essere umano. La tesi si basa su un'etnografia svolta in una clinica abortiva privata e un tempio buddhista di Tokyo fra cui vige una collaborazione per la gestione e la disposizione di embrioni e feti abortiti: lo studio si propone di mostrare il nesso che c'è tra medicina, legge, rituali funebri buddhisti e sentimenti personali, i quattro pilastri che ridefiniscono il ruolo di feti ed embrioni come soggetti biopolitici all'interno della società.