Abstract:
L’elaborato di tesi intende approfondire lo sviluppo della scultura ceramica contemporanea, a partire dal secondo dopoguerra in Italia.
Dalla seconda metà degli anni Trenta, varie personalità artistiche hanno scelto il materiale ceramico come medium espressivo, instillandolo di nuova energia vitale.
La produzione di artisti quali Fontana, Leoncillo, Salvatore Fancello e non solo, dimostra come il modello figurativo muti fino ad essere abbandonato. Questa prodigiosa materia viene dunque plasmata secondo forme e non-forme che riflettono un'idea di ceramica oltre la figurazione; viene indagata per far emergere profondità e contenuti oltre la forma, che diventa espressione di stati psichici ed esistenziali in un processo che porta il materiale ceramico dalla bellezza alla verità.
Dopo le prime sperimentazioni degli anni Cinquanta, la ricerca guarda al rinnovamento ulteriore della scultura ceramica che si fa sempre più concettuale ( a partire da Nedda Guidi, Carlo Zauli), per arrivare, infine, a sostenere la continua proliferazione di questo materiale atavico e sempre contemporaneo grazie alla sua duttilità.
Così, un materiale concreto e tangibile come la terra, viene scelto per la rappresentazione di stati esistenziali, idee, concetti e si fa mezzo espressivo per rendere manifesto l'intangibile; la proliferazione del materiale ceramico diventa proliferazione dell'arte e della vita stessa, in quanto, arte e vita sono indiscutibilmente legate.