Abstract:
“One doesn’t exaggerate if one says that exactly this required attestation is the turning point for Heidegger” (A. Cimino) . Fare esperienza della “voce della coscienza” (Gewissenruf), nel contesto di Essere e Tempo diviene esperire continuamente il fondamento ontico-esistentivo che guida l’indagine ermeneutica-ontologica, cosicché la coscienza diviene quell’esperienza ontica fondante la metodica di Heidegger. Da qui sorge la domanda: Quali sono le modalità in cui l’Esserci possa accedere alla sua dimensione autentica facendo emergere così quell’orizzonte di senso, che egli stesso già da sempre è, e il quale gli permette di esprimere autenticamente la domanda sull’senso dell’essere in generale? Lo scopo dell’indagine consiste proprio nel domandarsi quali sono, nel caso esistano, i criteri metodici che emergono durante la lettura dell’opera e quali sono le modalità in cui Heidegger durante l’esibizione dell’indagine li fa emergere sia esplicitamente che implicitamente. Con ciò si intende fare chiarezza sulla metodica di Heidegger cercando di mostrare come l’esperienza onticamente-esistentiva della Bezeugung sia connessa all’”indicazione formale” e come su questa “identificazione” si muova l’ermeneutica ontologica in Essere e Tempo.