Abstract:
Il movimento naturalista fa il suo ingresso nel bundan giapponese nei primi anni del Novecento grazie alle traduzioni delle opere di Émile Zola, e raggiunge il suo apice con la pubblicazione di Hakai di Shimazaki Tōson (1906) e Futon di Tayama Katai (1907). Insieme ad altre scuole letterarie e artistiche, rientra in quella che viene riconosciuta come la "pagina modernista" della storia della letteratura giapponese. Già nella prima decade del Novecento, numerose riviste letterarie si fanno portavoce di movimenti alternativi volti a contrastare le basi stilistiche del naturalismo – per esempio Subaru, nata nel 1909 dalla collaborazione di autori quali Kitahara Hakushū, Yosano Tekkan e Yosano Akiko, riconosciuta come principalmente orientata al romanticismo.
Ad oggi si contano innumerevoli studi volti a definire e classificare le differenti tendenze anti-naturaliste presenti nel bundan giapponese. Ill lavoro qui presentato si propone di analizzare le reazioni anti-naturaliste nel panorama letterario giapponese, circoscrivendo lo studio ai risultati raggiunti all’interno dello shidan. Si prenderà in esame un arco di tempo di circa un decennio, a cavallo tra il periodo Meiji e il periodo Taishō. Per questioni di continuità formale e contenutistica l’analisi sarà limitata inoltre ai componimenti inclusi in alcune delle riviste definite dōjinshi, quali Takujō funsui (1915), che vedono la collaborazione di autori come Murō Saisei, Hagiwara Sakutarō e Yamamura Bochō.