Abstract:
La contrapposizione fra sentimenti ostili o favorevoli verso gli Stati Uniti, ancor prima della Proclamazione d’Indipendenza, si instaura all’interno di un dibattito più generale su argomenti di carattere filosofico e politico. L’aspetto più accattivante del sentimento anti-Americano è proprio la contrapposizione fra l’ammirazione e l’ostilità nei confronti della Superpotenza, opinioni contrastanti che spesso, presso alcuni popoli, convivono alternandosi a seconda dei periodi. Nel corso dei decenni si è assistito alla gestione della politica estera statunitense, alle proteste contro la stessa, e alle reazioni della Superpotenza. Questo progetto indaga circa lo sviluppo dell’anti-americanismo e la letteratura esistente sull’argomento, analizzandone le origini e le contraddizioni, il sistema di pensiero statunitense e la fonte dei conflitti con l’America Latina. Partendo da un’analisi sull’anti-americanismo nel mondo occidentale, in particolare in Europa, culla del criticismo nei confronti degli Stati Uniti, illustrerò poi l’evoluzione del fenomeno in America Latina.
Affronterò la tematica prima a livello generale, studiando la diffusione e la consistenza dell’anti-americanismo con l’ausilio di sondaggi effettuati negli ultimi decenni, poi in particolare analizzerò il caso messicano, così emblematico per la memoria storica del paese, costretto a confrontarsi con la presenza ingombrante di un vicino che ha rubato metà del suo territorio, fatto che non è scomparso dalla memoria nazionale. Offrirò inoltre uno sguardo sulle condotte statunitensi, le correnti di pensiero che le hanno permeate, e che hanno inevitabilmente contribuito alla nascita e diffusione del fenomeno anti-americano.