"I restauri di Sandro Angelini in Etiopia"

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dc.contributor.advisor Piva, Maria Chiara it_IT
dc.contributor.author Bruno, Elisabetta <1985> it_IT
dc.date.accessioned 2017-06-21 it_IT
dc.date.accessioned 2017-09-29T12:52:47Z
dc.date.available 2017-09-29T12:52:47Z
dc.date.issued 2017-07-06 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/10374
dc.description.abstract SANDRO ANGELINI. “Quando sono davanti a un’opera da restaurare cerco di immedesimarmi con la persona che l’ha fatta. La ricostruisco anche fisicamente nella mia testa, mi interessa di capire se l’edificio è stato costruito a Bergamo o nei dintorni, se la pietra utilizzata è un calcare che proviene dalle cave di Bagnatica o un’arenaria delle cave di Castagneta o di Valderde, se il marmo è di Zandobbio. Cerco di indovinare come il muratore ha proceduto alla sua realizzazione, perché ha trattato la pietra in quel modo, perché ha fatto quell’impasto per l’intonaco, quali strumenti ha usato. E così ho sempre fatto, anche nei vari paesi del mondo, per esempio, a Lalibela. Innanzitutto ho cercato di capire il rapporto che l’uomo ha con la cosa, come è il suo fare. E la possibilità che ho di vedere il segno dello strumento usato nell’opera mi deriva dal mio apprendistato ai molti mestieri artigianali, dal gusto del fare e dalla lettura di quella miniera d’insegnamenti pratici […].In tutta la mia attività ho sempre avuto un rapporto fisico, da artigiano, con tutti i materiali. Mi piace lavorare con i materiali più vicini al mio mestiere ma anche con la ceramica, con le stoffe, con il vetro.[…] Quando mi accosto a un materiale cerco di indovinare lo spirito, la natura nascosta.” 1 Così Sandro Angelini raccontava del suo lavoro, da queste poche frasi trapela subito tutta la sua passione. Grazie a lui e alla sua capacità nel realizzare e seguire progetti di importanza internazionale, alcuni monumenti sono riusciti ad arrivare fino a noi, con il valore fondamentale del concetto sulla priorità del mantenimento dell’autenticità e dell’originale dell’opera, all’avanguardia per quegli anni, oggi imprescindibile per gli addetti al settore. Nato a Bergamo il 23 marzo del 1915 Sandro Angelini è sicuramente stato una persona poliedrica, dalle mille passioni, una personalità estroversa, una vita spesa per la sua città, una vita per l’arte. La sua famiglia apparteneva alla borghesia colta e fin dall’infanzia respirò la passione per le arti. 2 LUIGI ANGELINI. Figura fondamentale per la formazione di Sandro Angelini fu il padre Luigi Angelini (Bergamo 1884 – ivi 1969), ingegnere e architetto, grande amante delle arti e della natura. 1 Forlani Mimma, 1998, pag.23. 2 Simoncini Carlo, 2015, pag.9,10. Tra il 1909 e il 1911 aveva collaborato con Marcello Piacentini 3 a Roma; dal 1910 al 1968 fu membro della Commissione diocesana d’arte sacra, dal 1911 Ispettore Onorario della Soprintendenza per i monumenti, gallerie e antichità di Bergamo, Luigi Angelini conserverà questo ruolo per tutta la vita. I suoi numerosi viaggi in Europa gli avevano fatto conoscere il fermento culturale dell’epoca, rimase molto influenzato dalle varie correnti artistiche. Luigi si occupò di architettura civile e religiosa, con la costruzione di palazzi, nuove chiese, nuove cappelle, ampliamenti di alcune chiese, forte anche il suo interesse verso la conservazione e il restauro, di cui emergeva la sua contrarietà alla distruzione degli elementi antichi. Bergamo nei primi decenni del novecento era una città in crescita, i suoi lavori furono molto importanti per la progettazione architettonica e urbanistica della città, con Marcello Piacentini collaborò anche alla progettazione e realizzazione del centro moderno di Bergamo. Era inoltre amante del disegno, produsse tanti disegni di viaggio in cui si nota un forte realismo, riprese palazzi, vedute di città, i suoi disegni sono descrittivi e pieni di particolari. Pubblicò diversi volumi tra cui l’opera su “L’arte minore bergamasca”. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Elisabetta Bruno, 2017 it_IT
dc.title "I restauri di Sandro Angelini in Etiopia" it_IT
dc.title.alternative I restauri di Sandro Angelini in Etiopia it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2016/2017 sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 831532 it_IT
dc.subject.miur L-ART/01 STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Elisabetta Bruno (831532@stud.unive.it), 2017-06-21 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Maria Chiara Piva (chiara.piva@unive.it), 2017-07-03 it_IT


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