Abstract:
L'elaborato si occupa della pratica del ballo nel territorio trevigiano fra il 1920 e il 1980 circa, prendendolo in considerazione secondo alcuni punti di vista. Per prima cosa, attraverso la consultazione del settimanale diocesano trevigiano "La vita del popolo" e attraverso il confronto con altri studi, ci si è occupati di comprendere quale fosse il rapporto tra il ballo, la Chiesa, la politica e le autorità, almeno fino al secondo Dopoguerra, dopo il quale sembra non ci siano più stati problemi riguardo a questo argomento. Nel secondo capitolo si è cercato di comprendere quali siano stati e come siano cambiati i luoghi e le occasioni di ballo nell'arco dei sessant'anni presi in considerazione. L'ultima parte della tesi, il terzo e quarto capitolo, si occupa maggiormente della storia del lavoro dei musicisti da ballo e dei costruttori o riparatori di strumenti musicali; e quindi, soprattutto attraverso interviste a testimoni, si è cercato di capire come e in quali contesti si imparassero questi mestieri, quali ne fossero le difficoltà, quali strumenti siano stati maggiormente utilizzati e a quali repertori siano stati legati. Dall'elaborato emerge il panorama di una società trevigiana in un periodo di grandi cambiamenti, in cui da una dimensione rurale si è passati a una dimensione industriale, e in cui anche i divertimenti e la pratica del ballo hanno subito notevoli trasformazioni dovute all'avvento di nuovi repertori, nuovi strumenti musicali, nuove modalità di organizzare le sagre e le feste da ballo nei locali.