Abstract:
La tesi ha come scopo l’analisi dei movimenti operai all’ interno del piccolo stato del Bahrain, dai primi scioperi degli anni ’40, quando ancora il paese era sotto il controllo britannico, fino ai giorni nostri. Sarà possibile procedere nello studio del fenomeno alla luce dei lavori riguardanti i movimenti sociali, sviluppatisi all’ interno della sociologia.
Verranno descritte le battaglie dei lavoratori che fino all’ indipendenza lottano a fianco dei nazionalisti per il riconoscimento delle organizzazioni sindacali, che avverrà solo nel 2002. Si cercherà, inoltre, di comprendere quali siano le cause del “fallimento” del movimento a partire dagli anni ’70 attraverso un’analisi delle politiche economiche portate avanti dagli Al-Khalifa, che comprendono misure volte alla liberalizzazione e nello stesso tempo alla strutturazione di un mercato del lavoro segmentato, in cui i propri cittadini e i lavoratori stranieri vanno a ricoprire incarichi rispettivamente nel settore pubblico e privato. Tali manovre provocheranno un forte aumento della disoccupazione con la saturazione del settore pubblico e costringeranno tutti i paesi del Golfo ad implementare politiche di nazionalizzazione del settore privato.
Se l’interesse nei confronti dei sindacati, negli ultimi decenni passati sotto il controllo dei governi in tutto il mondo arabo, lascia il posto a quello per l’Islam politico che riesce a mobilitare le masse negli anni ’70 e ’80, le recenti “primavere” hanno comportato un ritorno all’ analisi dell’importanza dei movimenti operai all’ interno della regione. Verrà, quindi, delineato il ruolo delle organizzazioni sindacali del Bahrain nelle proteste iniziate nel 2011 e la conseguente repressione del governo.