Abstract:
Con la seguente ricerca si mettono in luce aspetti legati al mercato, al collezionismo di stampe e alle figure chiave del loro processo produttivo – incisori, stampatori, editori – nel secondo Cinquecento a Venezia, città che già ad inizio secolo era un crocevia di culture, artisti e fiorente centro editoriale.
La personalità dominante è, ancora una volta, quella di Tiziano, che (ri)scopre la potenzialità del mezzo incisorio. Se nei primi decenni del XVI sec. aveva sfruttato la silografia per divulgare la sua opera, dal settimo decennio il suo interesse si sposta sul bulino, per una resa grafica più «morbida», unita ad un procedimento più snello. La bottega si arricchisce quindi con Cornelis Cort, talentuoso bulinista fiammingo, per una collaborazione di due bienni. Vengono incisi 12 soggetti, derivanti principalmente da modelli creati dal Tiziano per l’occasione, nei quali accanto all’inventor, spiccano anche il fecit di Cort ed il Privilegio.
Altra figura degna di rilievo è quella di Hans Jakob König, gioielliere di Füssen, a Venezia dal settimo decennio del ‘500. Forte dei legami con gli Ott e i Fugger, egli aveva scelto Venezia come base per scambi commerciali - con i Medici, i Gonzaga e l’imperatore Rodolfo II – e luogo dove collezionare effigi di artisti. Del suo ruolo di editore, che in questa sede verrà particolarmente indagato, si conosce poco: una quinta edizione del Carro Trionfale di Massimiliano I del Dürer e alcune incisioni a lui dedicate di Sadeler e van Veen.