Abstract:
Questo elaborato si propone di analizzare l’evoluzione dell’estetica del male nella letteratura francese della prima metà del XIX secolo. Tale estetica ricerca nel male il bello artistico e naturale. L’analisi ha inizio dallo studio delle opere e delle teorie filosofiche del Marchese di Sade, le quali mostrano come l’estetica del male si imponga violentemente a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Le opere di Sade utilizzano quest’estetica nella volontà di una denuncia contro la sua società contemporanea. Successivamente, l’estetica del male sarà analizzata secondo la prospettiva dei cosiddetti romantici atipici, ovvero quegli scrittori e poeti che, pur rientrando cronologicamente nel movimento romantico, se ne distinguono per differenza di temi e, nel nostro caso, per aver sostenuto questa particolare estetica. Tali autori rappresentano in questo modo una volontà di rivolta sociale contro una realtà in forte cambiamento. Infine, l’elaborato si sofferma sull’opera di Baudelaire, la quale porta l’estetica del male ad uno stadio di affermazione totale. Baudelaire afferma come il soggetto del male sia pienamente degno di essere trattato in letteratura e getta le basi di una più ampia trattazione dello stesso negli anni a venire sino al XX secolo.