Abstract:
Gli investimenti in venture capital stanno ricoprendo sempre più spazio nell’attività economica a livello europeo. Con particolare riferimento all’Italia, viene sempre più considerato come l’investimento principale per lo sviluppo economico delle piccole e medie imprese. Ma all’interno di questa categoria, maggiore rilevanza negli ultimi tempi viene data al corporate venture capital (CVC), sottogruppo del venture capital, nel quale il soggetto che investe in una start up, il cosiddetto venture capitalist, è un azienda o un grande gruppo industriale. I vantaggi sono molteplici da ambedue le parti: le start up trovano un finanziatore affidabile e interessato al progetto o tecnologia sviluppati; l’azienda invece, nella maggior parte delle volte, investe in realtà vicine o utili al suo core business potendo così utilizzare il lavoro della start up come farebbe con un proprio centro di ricerca e sviluppo. In Italia il corporate venture capital può avere successo, in quanto il panorama delle start up è in piena espansione e vi sono certamente aziende medio/grandi capaci di investire somme di venture capital. Questo elaborato vuole indagare il fenomeno del corporate venture capital in Italia, cercando i punti di forza e le possibilità di investimento, ma anche le debolezze e le cause che fanno si che questo metodo di investimento non sia diffuso come negli Stati Uniti o in gran parte dell’Europa.